Nuotare dagli organi
Una esperienza pratica per capire il ruolo delle viscere nella pratica sportiva.
Se non avete idea - e volete averla - di come gli organi possano fornire sostegno a un’azione, potete provare a ‘nuotare con gli organi’.

La prossima volta che andate in piscina, o al mare, sperimentate prima com’è muovervi con i muscoli, accentuando la forza della bracciata, la ‘volontà’ del movimento. Con un po’ di attenzione vi accorgerete che gli organi, le ossa e gli altri tessuti non seguono con la loro energia ma vengono trascinati faticosamente dai muscoli. Poi provate a nuotare concentrandovi sullo stomaco (o sulle labbra, che ne rappresentano l’estremità) e immaginandovi che sia lo stomaco ad andare a prendere l’aria, usando l’esofago e la bocca come una proboscide.

In questo modo saranno le labbra e lo stomaco a guidare il movimento, e quindi a raggiungere e succhiare l’aria con spontaneità, perché andranno a prendere esattamente ciò di cui hanno bisogno. Il movimento cambia immediatamente, diventa più integrato, fluido e leggero, perché segue l’eccitazione degli organi invece che uno sforzo di volontà. Quante vasche riuscite a fare in un modo e quante nell’altro ?

Jader Tolja
Dalla rivista della Scuola Federale Svizzera di Sport