O piuttosto era la neve e la gravità insieme che li facevano girare. A quel punto smisi di cercare di controllare gli sci e rivolsi la mia attenzione verso queste forze.
Gli avvallamenti e le forme della terra automaticamente mostrano la via da seguire; e per degli abili sciatori esisterà una sola e perfetta linea per ognuno di essi, così che tutti possano sciare insieme alla massima velocità e volteggiare con gli altri e con la terra. “Essere realmente liberi è non avere nessuna possibilità”.
Quando questa ritmica relazione tra neve e gravità si è realizzata su di un pendio ripido non esiste più un io, una montagna, così come la neve, ma esiste solo una continua e fluente interazione. So che questo processo non ha confini. Le mie azioni formano un continuum con le azioni della neve e della gravità. Non posso dire esattamente dove le mie azioni finiscano ed inizi la neve o dove e quando intervenga la gravità. Questa è l’Ecologia Profonda.