Cosa fa piangere Sean Connery
Durante un’intervista all’attore inglese è stato chiesto che cosa lo facesse piangere.
Dopo qualche istante di riflessione, il celebre attore ha risposto: “L’atletica”.

Spesso anch’io reagisco così. Guardare i corridori lanciati verso il traguardo, soli con sé stessi e con la loro forza di volontà, a lottare contro i propri limiti con lo sguardo fisso in avanti come se fossero in trance, e con anni di dedizione e sacrifici stampati in faccia, può essere molto commovente.

La corsa è uno sport brutale ed emozionante, ma anche semplice ed essenziale. Come esseri umani, al livello più basico abbiamo fame, sete, sonno e voglia di amare, ma anche di correre. Basta guardare i bambini, che quando giocano non fanno altro che correre. La corsa è parte essenziale di ciò che ci rende umani.

Forse è proprio per soddisfare questo bisogno primario che atleti e persone comuni si alzano la mattina per uscire a correre nelle città di tutto il mondo. Per sentire dentro, in fondo alla pancia, il fremito di qualcosa di primordiale. Per sentirsi anche loro “un po’ selvatici”.

A. Finn
Dal libro Nati per correre