Spesso anch’io reagisco così. Guardare i corridori lanciati verso il traguardo, soli con sé stessi e con la loro forza di volontà, a lottare contro i propri limiti con lo sguardo fisso in avanti come se fossero in trance, e con anni di dedizione e sacrifici stampati in faccia, può essere molto commovente.
La corsa è uno sport brutale ed emozionante, ma anche semplice ed essenziale. Come esseri umani, al livello più basico abbiamo fame, sete, sonno e voglia di amare, ma anche di correre. Basta guardare i bambini, che quando giocano non fanno altro che correre. La corsa è parte essenziale di ciò che ci rende umani.
Forse è proprio per soddisfare questo bisogno primario che atleti e persone comuni si alzano la mattina per uscire a correre nelle città di tutto il mondo. Per sentire dentro, in fondo alla pancia, il fremito di qualcosa di primordiale. Per sentirsi anche loro “un po’ selvatici”.