Il ruolo dell’umiltà nello sport
Gli atleti cadono troppo spesso
nei luoghi comuni e nel machismo
Doug Ammons
Malgrado le pubblicità facciano pensare il contrario, è l’umiltà a spostare i limiti nello sport.

Secondo Doug Ammons: “Quando si è in quei momenti in cui si intende sopravvivere, nessuno è arrogante. Per avere quel controllo che serve in quei momenti, occorrono umiltà e apertura. Naturalmente, dal momento che la conoscenza degli sport d’avventura e d’azione per la gran parte delle persone proviene da pubblicità di bevande energetiche e lo slogan “fondersi con l’ambiente” non fa muovere realmente il prodotto, ci viene venduta invece questa ‘bugia estrema’.”

Ma l’estrema bugia nasconde un potente flusso di accesso: l’umiltà. “Quando sei arrogante ed egocentrico”, afferma il Dr. Olds, “stai chiudendo la porta a complessità, novità e imprevedibilità per preservare un’immagine distorta di te. Qualsiasi informazione in arrivo che potrebbe portare a dubbi su di te viene eliminata. Si tratta di una riduzione massiccia di dati. L’umiltà si muove nell’altra direzione: ci apre e aumenta le informazioni in arrivo. Di conseguenza, permette più opportunità per il riconoscimento di schemi, più dopamina e meno necessità di metacognizione giudicante”.

Steven Kotler