Esso, infatti, controlla addirittura il cervello che avete in testa, e che dovrebbe quindi essere considerato il cervello numero due. La flora batterica manda segnali ormonali, o sms, ai suoi fratelli mitocondri, compresi quelli del cervello. Questi messaggi viaggiano tramite «wi-fi» attraverso il flusso sanguigno e il sistema linfatico. Ma l’intestino ha un altro modo, più tradizionale, di mandare messaggi al «secondo cervello» che avete in testa. Intestino e cervello comunicano attraverso il nervo vago, il nervo più lungo del sistema nervoso autonomo, equivalente al telefono fisso o al telegrafo.
Il nervo vago controlla la maggior parte delle vostre funzioni corporee autonome (inconsce), come il battito cardiaco, la respirazione, la digestione e così via. Il nervo vago passa tra l’intestino e il cervello, attraversando vari organi. Quando una parte del corpo ha bisogno di comunicare con un’altra, fa una chiamata su questa linea fissa per mandare il messaggio. Per molti anni abbiamo creduto che il nervo vago servisse al cervello (quello in testa) per comunicare e dare ordini al resto del corpo, incluso l’intestino. È quello che mi è stato insegnato alla facoltà di medicina, e l’ho creduto per molti anni.
Adesso, invece, sappiamo che accade il contrario: per ogni fibra nervosa che porta dal cervello al cuore, ai polmoni, all’intestino, vi sono nove fibre nervose che portano al cervello partendo dall’intestino. Vi sono quindi nove volte più comunicazioni che viaggiano dall’intestino al cervello che in direzione opposta.