Quando si apre lo spazio interno, siamo piú a contatto con noi stessi e affiorano stati d’animo, emozioni, sensazioni di ogni tipo.
Bene, non ci sono emozioni positive e negative e tutte le emozioni hanno diritto di cittadinanza. È che, essendo abituati a vivere molto all’esterno, spesso non abbiamo familiarità con questi movimenti interiori. Ci sfuggono, ci trascinano dove vogliono, ci confondono, non sappiamo trattarli.
Ma abbiamo a disposizione un’enorme risorsa che spesso trascuriamo. Attraverso un lavoro sul corpo, semplice e alla portata di tutti, possiamo portare attenzione agli spazi interiori, e riconoscere che si possono ampliare a dismisura. E nello stesso tempo entrare in quegli spazi aiuta a riconoscerci meglio, o a conoscerci. Forse a farci piú amici di noi stessi.
Dentro quegli spazi possiamo trovare anche una bussola, un centro, un riferimento per quando ci sentiamo sopraffatti.