Ognuno è il suo corpo
Per sapere chi si è, occorre sapere cosa si sente.
La base comune da cui partono tutti quelli che lavorano terapeuticamente col corpo è il concetto “ognuno è il suo corpo”.

Tanto più siamo il nostro corpo, più siamo a contatto con la realtà, perché è solo la percezione del nostro corpo l’unico modo di farci esistere nel mondo. Dove è disturbata questa unità esistenziale tra il e il corpo si trova il nucleo della nevrosi e della malattia mentale. Il paziente perde il contatto con la realtà (cioè non la tocca), e perde la consapevolezza di se stesso come esistente.

Se perde il suo corpo perde sé stesso, se trova il corpo trova sé stesso. L’esperienza della perdita di contatto col proprio corpo, con sensazioni di estraneità e irrealtà, è quello che si chiama depersonalizzazione. Al contrario, il senso di identità e collegato a un contatto col proprio corpo: per sapere chi sei devi sapere cosa senti, e sentire si può solo col proprio corpo.

Dagmar Lorenz