La mia nuova osteopata
Imparare dai bambini.

Per un male ad una gamba ero finito da un osteopata e mi aveva fatto notare che avevo la muscolatura profonda della pancia tesissima. Così tesa che se cercava di “massaggiarmela” facevo dei salti sul lettino. Ci sono tornato altre volte per farmi “sistemare” e nonostante glielo chiedessi con una certa insistenza lui non mi toccava più la pancia direttamente ma usava altre tecniche. Ma a me sembrava che avrebbe dovuto entrarci dentro, per risolvere. Mi faceva un male cane sì, ma mi sembrava tipo inutile girarci attorno.

Poi un po’ di giorni fa stavo parlando con un amico che fa shiatsu da anni. Gli luccicavano gli occhi mentre ne parlava e gli ho chiesto se, in una frase sintetica, mi potesse spiegare cosa fosse lo shiatsu. C’ha pensato un po’ su e poi mi ha detto. “Shiatsu significa pressione. Ma dipende da come la fai. Vai a casa, sdraiati per terra e fai camminare tua figlia piccola scalza sulla tua schiena. Loro sprofondano in quello che fanno. Quello è shiatsu.”

Eravamo in mezzo ad altre persone altrimenti l’avrei abbracciato e baciato. Mi è venuto in mente subito. Eccccerto! Ecco perchè avevo cosi male ogni volta… così due sere dopo mi sono messo a guardare i cartoni insieme ai bimbi, lì seduto sul tappeto. Lei si è alzata e si è lasciata sedere sulla mia pancia. Sprofondandoci dentro. Ho sentito lo stesso lancinante dolore dell’osteopata. Profondo e catartico.

Ho disdetto tutti i prossimi massaggi.

Quando non sto bene ora guardo Peppa Pig.

Andrea Ambrogio