Non solo nella testa
Quando la mente cambia, cambia anche la nostra biologia.

Un architetto di interni californiano, Janis Schonfeld, che prese parte a un test clinico sull’efficacia dell’Effexor nel 1997, rimase “sbalordita” quanto Perez quando la informarono che aveva preso un placebo. Non soltanto le pillole di zucchero l’avevano liberata dalla depressione di cui soffriva da trent’anni, ma le scansioni cerebrali a cui era stata sottoposta regolarmente nel corso della sperimentazione rivelarono un sensibile aumento dell’attività della corteccia prefrontale [Leuchter et al. 2002]. I suoi miglioramenti non erano “solo nella sua testa”. Quando la mente cambia, la biologia ne viene assolutamente influenzata. La Schonfeld aveva avuto anche attacchi di nausea, un normale effetto collaterale dell’Effexor.

B. H. Lipton
Dal libro: La Biologia delle Credenze