Effetti collaterali
Un esempio emblematico di come le terapie sono potute diventare una delle prime cause di morte.
Un recente esempio di tragica reazione negativa a una terapia farmacologica sono i debilitanti e rischiosi effetti collaterali della terapia ormonale sostitutiva.

L’influenza più nota dell’estrogeno è quella che agisce sulle funzioni del sistema riproduttivo femminile, ma recenti studi sulla distribuzione del recettori di estrogeni nel corpo rivelano che questi, e naturalmente le loro molecole segnale complementari, svolgono un ruolo importante nel normale funzionamento dei vasi sanguigni, del cuore e del cervello.

E’ ormai diventata routine prescrivere estrogeno sintetico per alleviare i sintomi della menopausa associati alla sospensione dell’attività riproduttiva della donna, ma questa terapia sostitutiva non concentra gli effetti del Farmaco sui tessuti prestabiliti. Il farmaco ha delle conseguenze anche sui recettori di estrogeni del cuore, dei vasi sanguigni e del sistema nervoso, disturbandoli. La terapia ormonale sostitutiva ha evidenziato effetti collaterali indesiderati responsabili di disturbi cardiovascolari e nervosi come l’ictus celebrale [Shumaker et al. 2003; Wassermeil-Smoller et al.2003; Anderson et al. 2003; Cauley et al. 2003].

Gli effetti negativi indesiderati, come quelli che sollevano molti dubbi sulla validità della terapia ormonale sostitutiva, sono una ragione essenziale delle cause principali di morte da malattie iatrogene, ossia le malattie dovute a terapie mediche. Secondo le prudenti stime pubblicate sul Journal of the American Medical Association, le malattie iatrogene sono al terzo posto tra le cause di morte negli Stati Uniti.

Più di 120.000 persone muoiono ogni anno a causa degli effetti collaterali dei farmaci [Starfield 2000]. Un recentissimo studio, basato sui risultati di studi statistici governativi nell’arco di dieci anni, ha dipinto il problema a tinte ancora più fosche [Nuli et al. 2003]: le malattie iatrogene (cioè conseguenze delle cure stesse, ndr) sono ormai al primo posto tra le cause di morte negli Stati Uniti, e le reazioni indesiderate all’assunzione di farmaci sono responsabili di più di 300.000 decessi ogni anno.

B. H. Lipton
Dal libro: La Biologia delle Credenze