L’immaginazione raramente si comporta bene. Può essere ignorata e censurata, ma mai scacciata completamente. Scacciarla completamente sarebbe un errore, perché a differenza della fantasia, che è inerte e immutabile (nella fantasia tendiamo a vedere le stesse cose ripetutamente), l’immaginazione rappresenta speranza, rinascita e un nuovo modo di essere.
Se la fantasia è un ritorno di ciò che è familiare, potremmo dire che l’ispirazione è una parte dell’io che viene improvvisamente alla luce, qualcosa di appena visto o compreso. Ralph Waldo Emerson, che in Compensazione scrive che «si cresce grazie ai traumi», in un altro saggio scrive: «I momenti migliori dell’esistenza sono quei deliziosi risvegli dei poteri più alti».