L’ignoranza pubblica in campo sanitario poteva essere la regola nel 1950, ma la rapida diffusione delle informazioni nella nostra epoca ha usurpato questo rapporto sbilenco, rendendo il rapporto paternalistico medico-paziente del passato rilevante quanto la trapanazione (praticare fori nel cranio – sì, un pratica reale) per trattare l’emicrania. Hai accesso alle stesse informazioni del tuo medico. E non significa sfogliare decine di spessi volumi dell’Index Medicus e poi dover recuperare uno studio da polverose pile di riviste mediche, come facevo durante la mia formazione medica. Il nuovo campo di gioco livellato delle informazioni immediatamente accessibili significa che un nuovo studio clinico letto dal tuo neurologo o ginecologo è a tua disposizione con pochi clic del mouse.
Il monopolio custodito e simile a una setta sull’informazione sanitaria è scomparso da tempo, sostituito da informazioni immediate, diffuse e facilmente accessibili a tutti. Le risorse a nostra disposizione sono esplose. E continuano ad aumentare a un ritmo esponenziale. Nessun essere umano vivente può tenere il passo con il carico di informazioni e sperare di fornire assistenza sanitaria aggiornata, non importa quanto intelligente, quanto laborioso o quanto sofisticate siano le sue attrezzature. Affrontare questo boom di informazioni sanitarie richiede nuovi strumenti per organizzarle tutte, metterle in pratica e trarne il massimo beneficio per la salute.