Gusto, piacere e tradizione
Tre criteri alimentari bizzarri che alla fine hanno la meglio sulla scienza.

Un paese con una forte cultura del cibo non oscillerebbe anno dopo anno tra l’esaltazione di certi cibi e la demonizzazione di altri. Non scambierebbe mai una barretta proteica o una pillola di integratori per un vero pranzo, o una tazza di cereali per una medicina. Non consumerebbe un quinto dei pasti in auto, non farebbe mangiare un terzo dei suoi figli nei fast-food tutti i giorni. E di sicuro non sarebbe pieno di obesi. In una società sana nessuno si stupirebbe del fatto che esistono nazioni, come l’Italia e la Francia, dove si sceglie cosa mangiare sulla base di criteri bizzarri e poco scientifici come il gusto, il piacere, la tradizione, anche se ciò comporta nutrirsi di cibi «poco salutari»; e pensate un po’: alla fine i cittadini di queste nazioni sono in media più sani e felici di noi, perlomeno a tavola.

Michael Pollan
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