La rappresentazione del sé è assai più visiva e concettuale che cinestetica. Avere un bell’aspetto e pensare bene di se stessi è più importante del sentirsi davvero bene. In altre parole: “Io vivo all’altezza della mia immagine del sé e del mio concetto del sé”. Derivo il sentirmi bene solo in via secondaria e artificiale dalla conferma dell’ambiente di questa immagine o concetto. L’orgoglio, l’euforia e l’esaltazione espressi dal narcisista circa l’esperienza positiva di sé sono spesso molto mentali e immotivati, e non hanno una corrispondente esperienza cinestetica di piacere nel corpo e nemmeno danno un piacere reale nel raggiungimento del successo. L’aspetto negativo della polarità del narcisista pertinente all’autorappresentazione è di natura molto più cinestetica. Quando il falso sé fallisce, o la forza di volontà si esaurisce, il narcisista crolla e compensa con una sintomatologia egodistonica.