La faccia di Jackie era congelata in un sorriso che rendeva essenziale dichiarare che ogni piatto era un trionfo culinario, così da impedire il crollo di quel miracolo di muscolatura facciale e rivelare quello che poteva essere un orribile tormento.
Anche se la felicità è sempre, ovviamente, auspicabile, l’euforia non poteva essere proprio paragonata alla felicità. Mentre la persona felice sorride poiché ha una possibilità di scelta a riguardo (può essere per un bel tramonto o perché l’innamorato ha appena telefonato), gli euforici sono felici solo perché non possono proprio essere infelici, perché sono totalmente incapaci di confrontare il buono e il cattivo.
C’era qualcosa del genere nella ferrea determinazione con cui Jackie manteneva l’energia aerobica del proprio sorriso, e nelle reiterate dichiarazioni di Eric a proposito della cena – «E proprio un’aragosta fantastica!… Non è la vacanza più bella del mondo?» – anche se l’espressione di Alice avrebbe potuto suggerirgli qualcos’altro, se solo fosse stato tentato di osservarla.