La crescita formale
Cosa c'è dietro al lamentarsi?
«In superficie c'è il lamento, ma appena sotto, come nel depresso, c'è l'aggressività che deriva da un atteggiamento passivo di pretesa. In entrambi i casi c'è una grande rabbia che origina da aspettative deluse e dall'attesa che la soluzione arrivi dall'esterno»,

spiega Jader Tolja, medico psicosomatista e coautore del libro ‘Pensare col corpo’.

Ma da dove nasce tutta questa aggressività? «Dietro la rabbia troviamo una condizione retta dalla “funzione materna”, quella per cui si delega all’esterno responsabilità (e di conseguenza potere), rispetto alla ‘funzione paterna’ quella per cui non ci si aspetta che sia qualcun’altro a farsi carico dei nostri problemi, ma si cerca di cogliere l’occasione per sviluppare le proprie capacità e la propria autonomia.

Questo automatico affidamento all’esterno, tipico di una persistente condizione ‘materna’, priva di conseguenza chi si lamenta della possibilità di una crescita autentica, e gli lascia unicamente quella formale, come chi fa carriera solo perchè ‘raccomandato’. Di fatto il lamentoso è come se fosse un ‘impotente per scelta’, ma che, non rinunciando alle proprie aspettative, è alla continua ricerca di una raccomandazione»

A. Tagliacarne
dalla rivista Marie Claire