Quando siamo in questo stato ci muoviamo e agiamo con movimenti fluidi, con un’espressione corporea di apertura, un’espressione facciale bilanciata, una postura retta e non collassata o depressa e tutto ciò comunica un’autentica e naturale centratura corporea, una scelta intenzionale non forzata.
La radice della sicurezza di sé può essere collegata ad una respirazione libera e piena, senza forzature. Dietro tutto questo vi è il nucleo di base di una profonda integrazione funzionale strutturale. La parola “integrazione” è legata all’integrità, l’esperienza di agire non solo consistentemente, ma di sentirsi tutt’uno in modo sano. Che sia corporea o comportamentale l’integrità comunica un senso di interezza che nasce dall’interno.
L’integrità della superficie è di razza inferiore. Una persona integra può aderire a linee comportamentali etiche. Ma il vero test dell’integrità interiore è come il movimento, la gestualità e il comportamento fluiscono sinergicamente con l’immagine di sé che la persona cerca di comunicare. Tutto questo si palesa nell’espressività corporea e del movimento.
Che tipo di movimento? Un movimento consistente, sostenuto e supportato sia dalla mobilità sia dalla stabilità.