Il nuovo padre
"Freud dava ai genitori due notizie, una cattiva e una buona.
Quella cattiva: il mestiere del genitore è un mestiere impossibile.
Quella buona: i migliori sono quelli che sono consapevoli di questa impossibilità."
Non ha più a che fare con figli intimoriti dalla sua potenza titanica, né con figli ribelli che contestano la sua azione.
L'insufficienza, la vulnerabilità, la fragilità, il senso dei propri limiti, non sono ingredienti nocivi all'esercizio della genitorialità. Tutt'altro.

Se nella nostra cultura il tema della paternità è diventato negli ultimi anni un tema egemonico, è perché intercetta una angoscia diffusa non solo nelle famiglie, ma nelle pieghe più profonde del nostro tessuto sociale: cosa resta del padre nell’epoca della sua evaporazione autoritaria e disciplinare? Può esistere ancora una autorità simbolica degna di rispetto? Può la parola di un padre avere ancora un senso se non può più essere la parola che chiude tutti i discorsi, che può definire dall’alto il senso Assoluto del bene e del male, della vita e della morte?

M. Recalcati
Da La repubblica