Nel film Fame, il personaggio di Doris Finsecker è affiancato da una classica madre da palcoscenico. La donna interviene e interferisce puntualmente nelle audizioni di Doris alla New York School of Performing Arts. Quando arriva la telefonata dalla scuola, la madre chiede con ansia: “Mia figlia è stata accettata?” Poi, dopo aver ricevuto la risposta, si stacca dal telefono ed esclama con passione: “Doris, ce l’abbiamo fatta”.
Il caso in cui la madre di un figlio maschio, delusa dal marito, idealizza il figlio e gli chiede di prendersi cura di lei e di vivere all’altezza dell’immagine idealizzata che ha di lui. Spesso la madre aveva in precedenza idealizzato il coniuge, prima di venirne delusa. Attraverso l’investimento libidico narcisistico sul bambino-amante, reinveste la sua idealizzazione e prepara nel figlio la strada a una ferita narcisistica molto dolorosa. Il padre geloso risponderà umiliando il figlio man mano che questo sviluppa il falso sé narcisistico in risposta all’investimento libidico della madre. In questo caso, il sé reale del bambino è doppiamente ferito: primo, dall’incapacità della madre di accettare le sue vulnerabilità e dal fatto che, quindi, lo idealizza; secondo, dal bisogno del padre di vendicarsi e umiliarlo.
Al contrario, l’adulto narcisistico usa gli altri per sostenere, rafforzare e amplificare il falso sé. Ciò alimenta purtroppo la dipendenza, perché il falso sé non può mai diventare autonomo e gratificante. Un passo fondamentale e indispensabile verso la guarigione avviene quando il narcisista comincia a usare nuovamente gli altri allo scopo di scoprire e rafforzare il suo sé reale. All’inizio, come nel bambino, è una posizione di dipendenza molto evidente; ma quando l’individuo ammette la pochezza del suo sé reale e si rivolge agli altri perché lo aiutino a scoprirlo e nutrirlo, si crea il seme dell’indipendenza finale, perché la scoperta del sé reale mette fine alla sua ricerca e al bisogno disperato di adorazione perenne.
Quando il narcisista passa dall’uso degli altri per perpetuare il falso sé all’uso degli altri per scoprire il sé reale, ha iniziato il viaggio di ritorno verso se stesso.