Al sentimento di esclusività è connesso il desiderio di essere unici, oggetto di una scelta esclusiva che l’eventualità di un tradimento smentisce. Ciò indebolisce la stima in se stessi e la fiducia di essere degni d’amore. Questi vissuti riattivano le sensazioni abbandoniche sperimentate nell’infanzia e, in questa regressione, il circolo si chiude, alimentando senza via d’uscita, la disistima di sé.
Se è vero che la gelosia proviene dalla parte più arcaica del nostro cervello, se non addirittura dalla nostra parentela animale, come farebbero pensare i combattimenti fra i galli, le zuffe fra i gatti, i duelli dei cervi sulla montagna, allora dalla gelosia non ci si difende ritenendosi immuni e quindi negandola, ma, come scrive Willy Pasini, “civilizzandola” separando progressivamente l’amore dalla ossessività.