I bambini crescono bene solo se si parla tanto con loro, non con una parola precettiva: “fai questo, non fare quest’altro”, ma con una parola curiosa che si intrattiene con loro per scoprire il perché dei loro movimenti, delle loro ideazioni, delle congetture con cui i bambini creano lo schema del loro mondo, in cui noi siamo ospitati come compagni di viaggio alla scoperta del nuovo e non come spettatori allarmati che, a ogni scarto rispetto ai comportamenti medi, vanno in cerca di un esperto clinico o, peggio ancora, di un rimedio farmacologico. La clinica non sarà mai in grado di sostituire la buona pratica.