C’è pochissimo di sbagliato
C’è poco di sbagliato/giusto o buono/cattivo in questo mondo. C’è tuttavia l’utile e il non utile.
Ci sono anche cose talvolta distruttive, e cose che arricchiscono.
Ma come ben sapete il giardino deve essere rivoltato in autunno per prepararlo alla primavera. Non può essere sempre fiorito. Lasciate che siano i cicli naturali, innati, a decidere le spirali verso l’alto e verso il basso nella vostra vita, e non una persona che sta al di fuori di voi.

Esistono entropie costanti che costituiscono una parte dei nostri cicli interiori. Dobbiamo sincronizzarci. Come le cavità del cuore che si riempiono e si svuotano e di nuovo si riempiono, impariamo ad apprendere il ritmo di questo ciclo Vita-Morte-Vita (nascita-morte-rinascita), invece di lasciarci da esso martoriare.

E’ come saltare alla corda. Il ritmo già esiste; oscillate avanti e indietro, fino a seguire il ritmo: è il momento di saltare.

L’intuito offre inoltre delle opzioni. Se siete connesse all’io istintuale, avrete sempre almeno quattro alternative: le due che stanno alle estremità opposte, quella a metà strada, e quella di ‘prendere ulteriormente in esame’. Altrimenti potreste pensare di avere una scelta soltanto, e spesso indesiderabile. Sentite che potrà farvi soffrire e vi sottomettete. Vi sforzate. Fate invece attenzione all’udito interiore, alla vista interiore, all’essere interiore. Seguiteli: sanno che cosa fare.

Fatto importante, il ricorso all’intuito e alla natura istintiva fa sì che erompa una spontaneità che non è mancanza di saggezza. Restano importanti i buoni confini. Essere reali non significa essere avventate. Significa lasciar parlare la Vos Mitologica, escludendo per un momento l’Io e lasciando parlare quel che desidera parlare…

Lasciar vivere quel che può vivere e lasciar morire quel che deve morire…

Cerchiamo di imparare a lasciar nascere quel che deve nascere, che le persone giuste siano presenti o no. La natura non chiede permessi per nascite e fioriture.

Da adulte non abbiamo bisogno di permessi, ma piuttosto di incoraggiare e generare i cicli selvaggi.

Muoia dunque quel che deve morire… Per le donne in genere lasciar morire non va contro la loro natura, ma solamente contro la loro educazione.

La cosa può essere capovolta.

Noi tutte sappiamo quando è il tempo della vita, quando è il tempo della morte.

Magari cerchiamo di ingannare noi stesse per vari motivi, ma sappiamo.

C. Pinkola Estes
da Donne che corrono coi lupi