Uno degli episodi che citava, che raccontava per spiegare la nascita della sua idea, risaliva a quando da giovane lavorava come rappresentante. Il padre era agricoltore, lui viveva quindi in campagna e vendeva prodotti per l’agricoltura. Girava da un contadino all’altro e questi in genere nemmeno lo ascoltavano, avevano altro da fare.
Un giorno stava parlando dei suoi prodotti con un contadino, lui annuiva ma nemmeno gli prestava attenzione. Lui, frustrato, ad un certo punto si interruppe. In quel momento erano accanto al recinto dei maiali; lui, che tante cose le aveva viste fare dal padre, prese un bastoncino da terra, lo spezzò e iniziò a grattare la schiena di una delle bestie. Il contadino si bloccò, lo guardò e gli chiese: “Cos’è che mi stava dicendo?”.
In quel modo intuitivo, non razionale, Erickson ha creato un collegamento tra il suo mondo e quello del contadino. Si è “sintonizzato” sulla sua frequenza comunicativa. Sintonizzarsi è importante, permette di accedere a collegamenti esistenti ma di cui non siamo consapevoli.