Con l’età, ci sono due possibili sviluppi nel modo di essere di una persona. C’é chi maturando, ridimensiona lentamente la propria persona, diventando così sempre più ricettivo e aperto a prendere in considerazione nuovi aspetti di sé e della realtà, e chi si ritira progressivamente in un certo modo di essere.
Sicuramente ognuno di noi dispone di buoni esempi per illustrare entrambi i casi.
Per un niente si finisce in una dinamica o nell’altra. Magari si è un po’ più aperti a ciò che le altre persone vedono di noi, e quindi le si incoraggia a rimandarci una visione più realistica di noi stessi che ci libera da una sorta di personaggio.
Così come per un nonnulla, scottate dalla nostra suscettibilità, le stesse persone potrebbero evitare di dirci qualcosa di importante, e questa mancata informazione, contribuire a farci scivolare progressivamente verso un tipo di carattere che scoraggia sempre più le persone dall’avvertirci della piega che stiamo prendendo.
Poi un giorno ci chiediamo come mai ci ritroviamo in una certa situazione, ma avendo da tempo rifiutato di recepire tutte le informazioni che avrebbero potuto spiegare quale è stato il nostro ruolo nel finirci, allora ci riteniamo vittime di una situazione di ingiustizia.