Superpoteri inutili
Qual è la vera magia?
Le abilità particolari (che siano reali o immaginarie) attraggono molto. La promessa di riuscire ad apprendere un’alchimia sessuale avanzata, di proiettare energia Reiki dalle dita come un benevolo Yoda, di avere il tocco mortale di un guerriero ninja o le abilità psichiche che permettono di vedere ciò che i comuni mortali non riescono - e una miriade di altre cose - esercita sicuramente un certo fascino.

Si possono fare anche molti soldi offrendo trucchi del genere, poiché esiste un enorme richiesta per questo genere di cose. Potrei farlo anch’io, ma scelgo di non farlo. Quello che noto anche in me stesso è che c’è sì un desiderio di imparare cose del genere, ma che puzza tanto di ego: un bisogno di essere speciale, di impressionare e controllare gli altri, di essere unico. È un bisogno naturale e infantile di attirare attenzione e di avere potere sugli altri. Usare la magia per diventare un essere inattaccabile e grandioso. Chi non vorrebbe essere Harry Potter o Luke Skywalker?

Ciò a cui sono interessato invece è indirizzare le persone verso lo sviluppo delle capacità di un normale essere umano adulto. Anche il fatto di essere semplicemente competenti è già una sfida sufficiente come obiettivo di un’intera vita. È qualcosa che richiede sia una certa onestà che umiltà. La mia più grande sfida è apprendere cose come mangiare quando ho fame e riposare quando sono stanco. Essere attento con le persone del servizio clienti quando sono frustrate. Saper ascoltare mia moglie. Presentarmi puntuale al lavoro e farlo bene. Già questo è abbastanza.

Certo non è ne sexy, ne così straordinario da impressionare le persone… Ma il vero affare è proprio saper arrivare a questo. La vera magia è riuscire ad essere competenti nel proprio quotidiano.

Mark Walsh