Si vince col rispetto
La sfida più impegnativa nella creazione di un team
consiste nel fare in modo che le persone non parlino della loro bravura,
ma riconoscano i propri punti deboli e si impegnino per migliorare.
Jimmy Spithill
Nello sport, come nella vita, si urla quando si è insicuri.

Andare in barca con mia sorella mi aveva insegnato anche l’importanza di far parte di una squadra. All’inizio non fu facile – fratelli e sorelle non vanno sempre d’accordo – ma poi funzionò. Comunque, devo confessare che non dimenticherò mai la volta che le urlai qualcosa di così cattivo, mentre eravamo sulla Ventura, da farla piangere. Meno male che papà intervenne e mi disse di andarci piano con lei, che avrei dovuto rispettare la squadra. Per me fu un’illuminazione, e presto mi resi conto che più urli, e meno sei sicuro di te stesso.

Questo si è dimostrato vero su qualunque barca sia salito. Su una barca tranquilla, i membri di una squadra sanno cosa stanno facendo: sono fiduciosi e impegnati nel proprio lavoro. Naturalmente, ci si urla a vicenda quando il vento è forte o c’è molto rumore e la comunicazione è essenziale, ma sono dell’opinione che gridare con qualcuno nel corso di una regata tanto per farlo significa solo che nella struttura della squadra c’è qualcosa che non va, e quel qualcosa potrebbe essere lo skipper.

Per me indica una mancanza di rispetto, e senza il rispetto non si vince. Una buona squadra è sempre affiatata, soprattutto nei momenti difficili.

Jimmy Spithill