Voglio parlare di un signore di 81 anni: Gian Paolo Dallara, costruttore automobilistico di cui l’Italia si può vantare. La vita offre così tante possibilità che a fare la differenza è il modo in cui le insegui.
In testa ho due episodi. Un giorno si è presentato nell’ufficio tecnico chiedendo di creare un nuovo simulatore, molto avanzato. “Ingegnere, la tecnologia per farlo non c’è, non esiste ancora”, gli hanno risposto. Lui ha preso atto, è uscito ed è andato a reclutare i neolaureati più svegli che aveva in casa chiedendo la stessa cosa. Questi, inesperti e ignari dei limiti tecnici, si sono buttati e hanno prodotto il simulatore ora orgoglio dell’azienda.
In un’altra occasione è giunto furtivo alle spalle di un giovane tecnico che stava disegnando un nuovo componente: “Non va mica bene quella roba lì”. “Ah, ingegnere!”, ha replicato il ragazzo spaventato, per poi aggiungere con rispetto: “Come lo devo fare?” E Dallara: “Così! Se lo fai come dico io non scopriamo niente, se fai a modo tuo impariamo qualcosa: che la strada vecchia era l’unica o che ne hai inventata un’altra che nessuno aveva visto!”. Uomini così ci insegnano molto perché restano desiderosi di imparare.