Perché è difficile cambiare
Perché sono così poche le interazioni che generano cambiamento.
Carl Rogers a suo tempo ipotizzò che il vero cambiamento ha luogo soltanto quando il terapeuta accetta il cliente o paziente per ciò che è realmente: un approccio conosciuto come «accettazione positiva incondizionata».

Rogers spiega che, comunque sia, la stragrande maggioranza di noi finisce per aspettarsi amore, lode e approvazione sulla base di ciò che secondo i modelli di riferimento (inizialmente i genitori) è giusto dire o fare alle persone.

Il che equivale a dire che, poiché per la maggior parte di noi lapprovazione del prossimo è condizionata, sviluppiamo labitudine di nascondere ciò che siamo realmente e ciò che pensiamo realmente, calibrando invece le nostre parole per ottenere approvazione senza rivelare granché della nostra natura. È proprio questo il motivo per cui ben poche interazioni sociali inducono un vero cambiamento comportamentale.

Prendiamo per esempio il tipico paziente con gravi disturbi coronarici ricoverato per un intervento a cuore aperto. Il medico dice al paziente: «Questa operazione non è una cura. Lunico modo per prolungare la sua vita consiste nei seguenti cambiamenti comportamentali…» Il paziente ringrazia: «Ha ragione, dottore! Questa è la mia seconda opportunità. Cambierò vita!» Ma lo farà davvero, quel cambiamento? Gli studi effettuati ci dicono che no, non cambierà nulla. Infatti, due anni dopo lintervento oltre il 90% dei pazienti non ha affatto modificato il suo stile di vita.

Chris Voss e Tahl Raz