Il laboratorio ideale
L’idea geniale che ha portato alla scoperta della relazione tra movimento e salute.
Per tanto tempo non è stata riconosciuta l’importanza del movimento per una vita sana. Alla fine degli anni Quaranta, però, il dottor Jeremy Morris del Medical Research Council della Gran Bretagna si convinse che l’aumento dell’incidenza di infarto e coronaropatia era associato al livello di attività fisica, non solo all’età o allo stress cronico come pensavano quasi tutti all’epoca. Poiché la Gran Bretagna si stava ancora riprendendo dalla guerra e i fondi per la ricerca erano esigui, Morris dovette trovare un modo per svolgere un valido ed economico studio su vasta scala.
Un mattino, mentre andava al lavoro, gli venne in mente che gli autobus a due piani di Londra sarebbero stati il laboratorio ideale, perché in ciascuno c’erano un conducente che passava l’intera giornata lavorativa seduto e un bigliettaio che la passava in piedi. Oltre a spostarsi lateralmente, i bigliettai salivano in media seicento gradini in ogni turno.
Difficilmente Morris avrebbe potuto inventarsi due gruppi più perfetti da raffrontare. Seguì per due anni 35.000 conducenti e bigliettai scoprendo che, tenuto conto di tutte le altre variabili, i primi – a prescindere dalla forma fisica – presentavano il doppio delle probabilità di avere un infarto rispetto ai secondi. Era la prima dimostrazione di un legame diretto e misurabile fra esercizio e salute.
Bill Bryson
Dal libro Breve storia del corpo umano: una guida per gli occupanti