Lo rimproverava per aver cercato di imbarcarsi con un gruppo prima del suo, così sono intervenuto: “Perché ci trattate come animali? – ho detto – Perché non ci trattate come esseri umani?” E l’agente mi ha risposto: “Signore, se io non seguo le regole, potrei finire nei guai o perdere il lavoro.” In sostanza mi stava comunicando di non sentirsi sicura e di non fidarsi dei suoi leader. Il motivo per cui scegliamo di volare con una determinata compagnia aerea non è perché assumono persone migliori. È perché in essa le persone assunte non temono i propri leader.
Vedete, se le condizioni sono sbagliate, siamo costretti a dedicare il nostro tempo e la nostra energia per proteggere noi stessi dagli altri, e questo di per sé rende debole un’organizzazione. Quando invece ci sentiamo al sicuro dentro un’organizzazione, uniamo naturalmente i nostri talenti e le nostre forze e lavoriamo instancabilmente per far fronte ai pericoli esterni, cogliendo le opportunità che si presentano.
L’analogia più calzante che mi viene in mente per un grande leader, è un genitore. Se pensate al significato di essere un bravo genitore, quali caratteristiche scegliereste? Che cosa fa di un genitore un bravo genitore? Ai nostri figli vogliamo dare opportunità, istruzione, sgridarli se necessario, tutto per farli crescere e raggiungere traguardi più importanti di quelli che abbiamo raggiunto noi. I grandi leader vogliono esattamente le stesse cose. Vogliono dare opportunità, istruzione, rimproveri se necessari, affermare l’autostima, dare l’occasione di provarci e di fallire, tutto per avere dei risultati migliori rispetto a quelli immaginati per se stessi.