I geni dislessici
Non malgrado la dislessia, ma grazie ad essa.

Quando una persona sente la parola dislessia pensa ai problemi di lettura, scrittura, ortografia e matematica che un bambino incontra a scuola. Alcuni la associano solo alle inversioni di lettere e parole, altri a ritardi dell’apprendimento. Quasi tutti la considerano una forma di difficoltà di apprendimento, ma la difficoltà di apprendimento è solo un aspetto della dislessia.

Una volta, durante una trasmissione televisiva di cui ero ospite mi fu chiesto quale fosse l’aspetto “positivo” della dislessia. Come parte della risposta, tra l’altro, feci l’elenco di una decina di dislessici famosi. L’intervistatrice commentò: “Ma non è sorprendente che tutte queste persone siano state dei geni, a dispetto del fatto che fossero dislessici?”.

Non aveva capito. La loro genialità non era tale a dispetto della dislessia ma grazie ad essa!

Avere la dislessia non farà di ogni dislessico un genio, ma giova all’autostima del dislessico sapere che la sua mente funziona esattamente come quella dei grandi geni. È anche importante per loro rendersi conto che il fatto di avere dei problemi con la lettura, la scrittura, l’ortografia o la matematica non significa che siano stupidi o ritardati. La stessa funzione mentale che crea la genialità, crea anche questi problemi.

La facoltà mentale che causa la dislessia è un dono nel vero senso della parola: un’abilità naturale, un talento. È qualcosa di speciale che arricchisce l’individuo.

Non tutti i dislessici sviluppano gli stessi doni, ma tutti hanno alcune caratteristiche comuni. Ecco le capacità fondamentali condivise da tutti i dislessici:

  1. Sono in grado di utilizzare la loro capacità di alterare e creare le percezioni (capacità primaria).
  2. Sono estremamente consapevoli dell’ambiente che li circonda.
  3. Sono più curiosi della media.
  4. Pensano perlopiù per immagini anziché a parole.
  5. Hanno molto intuito e introspezione.
  6. Pensano e percepiscono in maniera multi-dimensionale (usando tutti i sensi).
  7. Possono sentire il loro pensiero come reale.
  8. Hanno una vivida immaginazione.

 

Ronald D. Davis
da Il dono della dislessia