Le osservo in quel momento ipnotico e definitivo in cui diventano donne. Talvolta la convivenza non è l’idillio che ci auguravamo. Capita di non capirsi, di stare scomodi nella reciproca intimità, di rimanere distanti nonostante la prossimità fisica.
Eppure io, di tutte loro, almeno un po’ m’innamoro. Assistere in diretta a quella metamorfosi che ne fa creature complete, pronte per affrontare il mondo, è un privilegio che m’incanta.
Sarà che sono limpide, voraci, volitive, coraggiose e forti. Sarà che in loro rivedo pezzi di me a quell’età, spesso più evoluti e migliori. Sarà che, con un po’ di impegno, potrei essere la loro madre ed io, di figlie femmine, non ne ho. Per questo continuo a godermi l’irresistibile spettacolo di una ventenne che sboccia e si emancipa sotto i miei occhi.