Una postura insolita
Glenn

Glenn, uno dei pianisti più celebri e iconoclasti del XX secolo, era noto non solo per il suo talento musicale straordinario, ma anche per la sua posizione corporea insolita quando suonava il pianoforte. La sua postura, infatti, è diventata quasi leggendaria e parte integrante della sua immagine artistica. Si curvava in avanti, quasi abbracciando il pianoforte, con il viso molto vicino ai tasti. Le spalle piegate in avanti e la testa a volte oscillava mentre suonava. Questa postura gli conferiva un’aria quasi ascetica e concentrata, riflettendo la sua dedizione maniacale alla musica.

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Seduto su una sedia pieghevole bassa, costruita da suo padre, che portava sempre con sé. Questa sedia era molto più bassa del normale sgabello da pianoforte, e ciò faceva sì che le sue mani si trovassero in una posizione veramente elevata rispetto ai tasti. Questa postura insolita gli permetteva di avere un controllo e una precisione unici nel tocco.

Glenn era anche noto per i suoi vocalizzi mentre suonava, spesso canticchiando le melodie. Una manifestazione fisica della sua profonda immersione nella musica. La combinazione di postura e vocalizzi faceva sì che le sue esibizioni fossero non solo auditive, ma una manifestazione di trasformazione della dimensione corporea anche a livello visivo. Una posizione non casuale, ma frutto di un’intensa ricerca personale di connessione con lo strumento, che gli permetteva di raggiungere un livello di esecuzione e di interpretazione di cui solo lui era portatore.

Guido Gabrielli