Aretha entra in sala ed è già una luce tattile. Tutti cercano di toccarla per credere. Il coro l’aspetta ondeggiando a ritmo da una parte all’altra, battendo le mani a tempo, come fossero pioli di una scala. Lei prende posto sul palco da oratore e non si può dire veramente che cominci a ”cantare”. Perlomeno non nel senso comune di noi mortali. Sono delle vibrazioni vocali, dinamiche, salgono e scendono da non saprei dire quale dimensione, superando qualsiasi classificazione di scala musicale. Si arrampicano su e giù per gli scalini offerti dal ritmo del coro condotto dal reverendo Dr. Alexander Hamilton, che li orchestra muovendosi come un giunco nel vento.
E poi il pubblico sente e comprende di essere in un momento di trascendenza fisiologica. Nulla di alieno, tutto visceralmente umano. Un cronista de New York Times. dell’epoca, scrisse che assistere ad un esperienza del genere avrebbe fatto vacillare le credenze di qualsiasi ateo.
Amazing Grace; il film
https://www.youtube.com/watch?v=Ib4YX7bjtUc
Mary don’t you weep
https://www.youtube.com/watch?v=T1C43fkjH2Y