Il rapporto psiche-soma nella musica
L’interrelazione fra suono e vissuto psicosomatico era già stata ben colta dagli antichi cinesi.
I registri alti della musica rendono l’uomo come sollevato; i registri bassi lo rendono come abbattuto, i passaggi sinuosi lo rendono flessibile; le parti in cui vi è sospensione lo rendono immobile.

Ora, il rapporto tra la componente somatica (relata al vestibolo) e quella psichica (relata alla coclea) ci porta a cogliere una dimensione psicosomatica della musica, nell’ambito dei significati estetici.

La musica è un «fatto psicosomatico» non solo perché viene trasmessa attraverso organi di senso e strutture corporee come le ossa, la membrana del timpano ecc., non solo perché carica il cervello e induce atteggiamenti corporei, non solo perché il suo messaggio psicologico necessita di condizioni preliminari di benessere fisico e ambientale, ma anche perché esprime una mediazione fra natura (soma) e cultura (psiche).

Govanni Ansaldi