Del matrimonio, prima di tutto, la cui doppia funzione è di comprendere in sé un cerchio e nello stesso tempo di separarlo dagli altri.
Come la cornice di un quadro caratterizza l’opera d’arte come un tutto unitario appartenente a se stesso, come un mondo per sé, e, nello stesso tempo, operando verso l’esterno, recide tutti i suoi rapporti con lo spazio circostante; come l’energia unitaria di queste istituzioni non si può esprimere che componendola nella sua doppia efficacia verso l’esterno e verso l’interno, il matrimonio riceve il proprio carattere e soprattutto i propri diritti morali, diritti che spesso vengono sentiti come ingiustizie da quanti sono esclusi da una determinata classe, dal fatto che il singolo rappresenta e conferma con il suo matrimonio quello della sua cerchia e del suo stato sociale.
Analogamente la moda significa da un lato coesione di quanti si trovano allo stesso livello sociale, unità da una cerchia sociale da essa caratterizzata, dall’altro chiusura di questo gruppo nei confronti dei gradi sociali inferiori e loro caratterizzazione mediante la non appartenenza ad esso.