Ciò che dobbiamo fare, leggendo Casa Desolata (di Charles Dickens), è rilassarci e lasciare che sia la spina dorsale a prendere il sopravvento.
Benché si legga con la mente, la sede del piacere artistico è tra le scapole. Quel piccolo brivido che sentiamo lì dietro è certamente la forma più alta di emozione che l’umanità abbia raggiunto sviluppando la pura arte e la pura scienza. Veneriamo dunque la spina dorsale e i suoi fremiti.
Siamo fieri di essere dei vertebrati muniti nella testa di una fiamma divina. Il cervello è solo una continuazione della spina dorsale; lo stoppino corre in realtà per tutta la lunghezza della candela. Se non siamo capaci di godere di questo brivido, se non sappiamo godere della letteratura, rinunciamo a tutto questo e concentriamoci sui fumetti, sulla TV, sui libri-della-settimana. Ma io penso che Dickens si rivelerà più forte.