Da un lato, il bisogno di essere sempre al centro dell’attenzione è ormai spasmodico, come se l’unico modo di esistere fosse quello di ottenere visibilità e notorietà. Dall’altro lato, i meccanismi di anonimato e d’intercambiabilità che dominano molti ambiti della vita spingono molte persone a rivendicare il riconoscimento per la propria singolarità.
Invece di rivendicare il diritto a un protagonismo reale, si scivola nell’illusione di conquistare importanza e valore attraverso il protagonismo effimero dell’apparenza. Si ripete una, mille, centomila volte “io”, ma di fatto l’io si sbriciola perché ridotto a mera immagine. La controfigura di un protagonista. Che recita un ruolo imparato a memoria, senza più sapere da dove viene e verso dove va.