Sia nelle società industriali che in quelle analfabete l’idea cardine del fare affari è ottenere il più possibile per se stessi solitamente a spese degli altri. Ci si può arricchire attraverso la guerra o l’illegalità oppure si può convincere le persone a scambiare parte della loro ricchezza in cambio di conoscenze, abilità o prodotti. Con l’aumento della ricchezza attraverso l’abilità e transazioni economiche fortunate, aumenta anche lo status sociale.
“Riuscire (andare avanti)” agli occhi di queste società é direttamente proporzionale al proprio conto in banca, sia che la moneta corrente consista in patate sia che consista in Eurodollari. Tuttavia, presso le tribù indigene dell’Oregon, Washington e delle coste del Canada, dove la ricchezza delle risorse ambientali rendeva loro possibile sostentarsi più facilmente rispetto a coloro che abitavano zone meno ospitali, la nozione di “riuscire” agli occhi della società era vincolata alla propensione personale a dar via la propria ricchezza!
Per gli Haida, la strada per la grandezza non passava attraverso la guerra o la conquista, ma attraverso un grande potlatching. I bianchi che conquistarono il Nord-ovest si sentirono moralmente oltraggiati da queste selvagge feste di scambio di doni e le bandirono.