Il potente talora fa l’elemosina, un gesto di potenza su un miserabile; il saggio offre se stesso, gode nell’essere utile alla fragilità dell’altro e nel sapere che l’altro è utile alla propria: si tratta sempre di relazioni e mai di servizi.
Darsi, e non dare, aiuta a scoprire di quante piccole cose la fragilità sia capace, a partire dal capire i bisogni degli altri. E per lo più non hanno necessità di un’astronave ma di un sorriso, di un’attestazione di stima, mentre si crede di non valere nulla e che nessuno li consideri.