È utile soffermarsi sulla caratteristiche di leadership che Tchou, un purosangue della ricerca, esercita. Sceglie i migliori cervelli disponibili. Con una preferenza per i giovani. Dirà in un’intervista a Paese Sera: «Le cose nuove si fanno solo con i giovani. Solo i giovani ci si buttano dentro con entusiasmo e collaborano in armonia senza personalismi e senza gli ostacoli derivanti da una mentalità conservatrice».
Renato Betti, uno dei giovani assunti, ha raccontato il suo colloquio con Tchou: «Ricordo una stanza in penombra e la sua estrema gentilezza, la mia impressione era che non gli interessasse affatto quello che avevo imparato e che sapevo, ma quello che potevo imparare a fare». E Renato Sacerdoti aggiunge: «Il suo stile di guida era quello che oggi chiameremmo “per obiettivi”, cioè assegnava in termini generali un compito e poi lasciava fare senza assolutamente interferire».