Le cose nuove si fanno con i giovani
Una caratteristica dei geni è non dare compiti, ma guidare “per obiettivi”.
Mario Tchou è stato il ricercatore che negli anni ‘50 ha innovato i computer passando dalle valvole ai transistor.

È utile soffermarsi sulla caratteristiche di leadership che Tchou, un purosangue della ricerca, esercita. Sceglie i migliori cervelli disponibili. Con una preferenza per i giovani. Dirà in unintervista a Paese Sera: «Le cose nuove si fanno solo con i giovani. Solo i giovani ci si buttano dentro con entusiasmo e collaborano in armonia senza personalismi e senza gli ostacoli derivanti da una mentalità conservatrice».

Renato Betti, uno dei giovani assunti, ha raccontato il suo colloquio con Tchou: «Ricordo una stanza in penombra e la sua estrema gentilezza, la mia impressione era che non gli interessasse affatto quello che avevo imparato e che sapevo, ma quello che potevo imparare a fare». E Renato Sacerdoti aggiunge: «Il suo stile di guida era quello che oggi chiameremmo per obiettivi”, cioè assegnava in termini generali un compito e poi lasciava fare senza assolutamente interferire».

W. Veltroni
Da Corriere.it