Quasi tutto può essere proiettato sul denaro: potere, sicurezza, sessualità e in modo piuttosto bizzarro anche la realtà.
Alcuni pensano che il denaro sia la realtà, sia reale. Il Cristianesimo ha sempre considerato il denaro e la sessualità come qualcosa di essenzialmente perverso. E ciò con ragione in quanto il sesso e il denaro sono due grandi portatori di proiezioni dell’anima. Come ho già detto noi proiettiamo la nostra anima su queste due cose o almeno su una di esse. In questo modo il sesso e il denaro sono in competizione con la religione. Il Cristianesimo vuole che si proietti l’anima, il suo sviluppo, la sua individuazione su Gesù Cristo. Le proiezioni mondane della nostra anima ci distraggono dallo scopo cristiano di salvezza dell’anima attraverso Gesù Cristo. Per dirla senza mezzi termini i più pericolosi concorrenti di Gesù Cristo sono il sesso e il denaro. Nella misura in cui la sessualità ed il denaro ci distraggono dalla salvezza essi sono funesti.
Lo scopo dell’analisi – come cura o come mezzo di individuazione, come ricerca dell’anima – non può essere il ritirarsi da tutte le nostre proiezioni ma divenirne coscienti e viverle intensamente. La nostra vita – la nostra individuazione – consiste nel proiettare la nostra anima sulla sessualità, sul denaro, sul nostro partner, sui nostri figli, sul nostro lavoro, ecc. Lo scopo dell’analisi non è di impedire al paziente di innamorarsi, ma di amare appassionatamente con momenti di riflessione. Lo scopo è vivere le nostre proiezioni, tenersele, coscienti che sono proiezioni, che la maggior parte dei nostri atti sono solo rituali simbolici. Avvicinandoci alle proiezioni sul denaro dovremmo cercare di eliminarle, ritirarle oppure incoraggiarle?
La risposta è ovvia: certamente non dovremmo cercare di eliminare e distruggere le proiezioni dell’anima che noi o i nostri pazienti abbiamo sul denaro. Dovremmo persino incoraggiarle se il paziente è incline a fare ciò. Le proiezioni dell’anima sul denaro hanno molti vantaggi rispetto ad altre proiezioni. Ciò che esperimentiamo attraverso il denaro, ciò che proiettiamo sul denaro è così chiaramente una proiezione, un fatto conosciuto e profondamente radicato nell’inconscio collettivo. Le proiezioni sul denaro sono facilmente riconoscibili, molto più delle proiezioni sulle relazioni personali o sull’arte. Tutto sommato è auspicabile proiettare la nostra anima sul denaro.
Direi, variando il detto biblico sull’uomo ricco, che uomini e donne che proiettano la loro anima sul denaro hanno le stesse possibilità di entrare nel Regno dei Cieli di tutti gli altri.