Il newyorchese gli chiese come mai non stava in mare più a lungo a pescare di più.
“Señor,” rispose il pescatore, “ogni mattina dormo fino alle nove o alle dieci; gioco con i miei bambini; vado a pescare per un’ora o due; nel pomeriggio faccio un’ora o due di siesta; ceno senza fretta con la mia famiglia poi vado al villaggio dove bevo vino, suono la chitarra e canto con i miei amici. Come può vedere ho una vita piena, rilassata, soddisfacente e felice.”
Il newyorchese ribattè: “Dovresti pescare molto di più così da prepararti a un futuro prosperoso. Vedi, io sono un imprenditore di New York e posso aiutarti ad avere successo. Ho ricevuto da Harvard una laurea ad honorem e ho una vasta conoscenza di business e di marketing.
Continuò: “il modo migliore per prepararsi al futuro è alzarsi presto, stare tutto il giorno a pescare, e possibilmente ritornare di nuovo dopo cena. In pochissimo tempo con gli incassi extra potrai acquistare una barca più grande. In due anni da ora, avresti cinque o sei barche che potresti noleggiare ad altri pescatori. In altri cinque anni con tutta la pesca sotto il tuo controllo potresti aprire una fabbrica e produrre il pesce con un tuo marchio.”
“Poi, dopo altri sei, sette anni” continuò il newyorchese mentre il costaricano lo guardava sempre più sbalordito, “potresti trasferirti a New York o a San Francisco e mentre qui qualcuno segue la tua fabbrica tu potresti dedicarti a commercializzare il tuo prodotto. Se lavori duro in quindici, venti anni potresti diventare multimilionario. Così che poi non dovresti lavorare un altro giorno della tua vita.”
“Cosa farei allora, Señor?” chiese il pescatore.
Senza la minima esitazione il ricco uomo d’affari entusiasticamente rispose: “Allora potresti trasferirti in un piccolo villaggio di qualche paese tipo il Messico dove ogni giorno potresti dormire fino a tardi, giocare con i bambini del villaggio, fare una lunga siesta nel pomeriggio, pranzare in relax alla sera e suonare la chitarra, cantare e bere vino con gli amici fino a tardi.”