L’esperienza rivela che la maggioranza sceglie la terza opzione, che è la linea di minima resistenza. I dipendenti tengono per sé le obiezioni che vengono loro in mente riguardo a certi discutibili ordini dall’alto, essendo giunti alla conclusione che non hanno il potere di farlo, o, peggio ancora, che saranno castigati se tentano di farlo.
Ed effettivamente questo tipo di lealtà è ciò che la società si aspetta: gran parte dei dirigenti dà per scontato che i dipendenti si comporteranno da «buoni soldati» e approveranno la politica della società (oppure, se la disapprovano, che se ne andranno senza far chiasso).