Modalità materna e lavoro
Quali sono le conseguenze nel nostro rapporto col lavoro in presenza del solo codice materno?
Il soggetto cresciuto in presenza di una idealizzazione del codice materno (quello basato esclusivamente sulla comprensione e protezione esterna e sull'amore incondizionato) spera di ottenere la gratificazione dei suoi bisogni senza impegno da parte sua. Di conseguenza non ottiene quello di cui ha bisogno.

In genere non sa riconoscere che cosa è nutriente nell’ambiente che lo circonda, per cui si protende indiscriminatamente, cercando nutrimento da qualsiasi persona o cosa che incontri. Abbandona tuttavia rapidamente le situazioni o le relazioni che sono potenzialmente soddisfacenti, considerandole inadeguate.

Anche quando c’è la possibilità di avere del supporto, non lo riconosce e continua perciò a sentirsi privo di aiuto. Così continua costantemente a cercare, senza trovare quello che vuole. Rifiuta di occuparsi di se stesso e cerca invece aiuto e supporto dagli altri.

Essenzialmente vive il rifiuto della crescita come un privilegio, per cui respinge le conseguenze dell’agire nel mondo degli adulti e cerca invece di recuperare il suo “diritto acquisito dalla nascita” che gli altri si occupino di lui. Il suo atteggiamento è quello di chi considera che “il mondo gli deve la vita”. Avendo un rapporto infantile con i propri bisogni, desidera che questi vengano riconosciuti e soddisfatti senza impegno da parte sua.

Il mondo degli adulti, naturalmente, rifiuta di riconoscere o di rispondere a queste domande infantili. Le sue aspettative creano una serie di delusioni, che alla fine conducono alla depressione. È difficile per lui arrivare a patti con il mondo degli adulti; è perciò facilmente scoraggiato e depresso. È incline ad essere pessimista ed ha una cupa visione del futuro. Da qualche parte dentro di sè si rende conto che le sue domande sono irrealistiche e si deprime all’idea che non saranno mai soddisfatte.

Siccome crede, coscientemente o non, che il mondo gli “debba una vita”, avrà difficoltà a mantenere un impegno fisso. Non ha né la perseveranza né il desiderio di essere autonomo sul piano materiale. Siccome è tipicamente una persona che realizza meno di quello che potrebbe, le sue realizzazioni difficilmente corrispondono alle sue capacità.

P. Odgen