Accontentare i dirigenti
Qual'è la dinamica da cui origina il disprezzo per chi ci dirige sul lavoro.
I dirigenti delle burocrazie pubbliche e private sanno che ci deve essere un certo margine e una certa inventiva negli atti di obbedienza se si vuole che siano efficaci.

In una catena del comando rigida si trasmette sia ciò che il superiore vuole, sia il modo in cui vuole che sia fatto. Come metteva in evidenza von Clausewitz, un controllo assoluto e tirannico su tutti i dettagli è la ricetta con cui il capo procura la propria caduta.

I lavoratori che contestano una procedura, e ne sostengono un’altra, sono spesso visti in una luce di slealtà dai superiori: “Voi non avete fatto quello che ho detto.” Allo scopo di evitare di essere tacciato di slealtà, ha osservato Robert Schrank, un dipendente farà spesso in segreto le cose diversamente da come le vuole il capo, per farle bene; il bisogno di agire segretamente per ottenere ciò che solo alla fine corrisponde ai desideri del capo è una ragione che spinge i dipendenti al disprezzo per i loro superiori.

R. Sennett
dal libro Autorità