Il lavoratore conforme alle attese
Come nel lavoro si è passati dall’imposizione alla persuasione.
 
Ciascuno è invitato a dare il suo “libero consenso” a ciò che ci si aspetta da lui, a conformarsi alle attese, a privilegiare i comportamenti socialmente condivisi e, se i risultati non arrivano, non può che prendersela con se stesso.

 

E’ un processo di assimilazione fondato sulla seduzione della retorica. Si tratta di un modello manageriale fondato sulla dissimulazione dei vincoli: non sono io che ti chiedo obbedienza, ma sei tu che “spontaneamente” me la offri. E’ il prezzo dell’integrazione e del successo.

Oggi si assiste a un obbligo e a una codificazione del prendersi cura: ognuno deve prodursi secondo una serie di ricette per arrivare a gestire le proprie emozioni, rinforzare l’autostima, controllare il proprio linguaggio e le proprie immagini. Lo scopo è quello di produrre un uomo conforme alle attese, impeccabile e perfetto.

M. Marzano
Da La Repubblica