La mattina dopo Johnson comunicò a Jobs la sua illuminazione e, dopo che finì di sfogarsi, il Ceo di Apple disse a tutti i partecipanti alla riunione di quel giorno che Johnson aveva assolutamente ragione, che avrebbero dovuto rivedere l’intero schema, cosa che avrebbe ritardato di tre o quattro mesi il debutto previsto. “Abbiamo una sola possibilità di fare la cosa giusta” aveva detto Jobs.
Jobs trovava il compromesso “moralmente spaventoso”. Era esigente su qualsiasi cosa: quando il Macintosh si accendeva troppo lentamente, assillò l’ingegnere responsabile, paragonando la cosa a una questione di vita o di morte.
Ciascuna di queste decisioni individuali potrebbero essere considerate pignolerie, ma è stato stato mettendole tutte insieme, che clienti e sostenitori hanno avuto l’impressione che Apple mettesse i loro interessi al primo posto.