I leader coraggiosi sono forti perché sanno di non avere tutte le risposte e di non avere il controllo totale sulla situazione. Tuttavia, lavorano gli uni per gli altri e, a loro volta, hanno una causa che li guida. I leader deboli intraprendono la strada degli espedienti. Sono quelli che pensano di essere i depositari di ogni soluzione e cercano di controllare tutte le variabili. Ci vuole meno coraggio per annunciare i licenziamenti di fine anno per far quadrare i numeri e raggiungere un obiettivo arbitrario che per esplorare opzioni diverse, magari mai provate. Quando i leader esercitano questo tipo di coraggio, le persone che lavorano all’interno delle loro organizzazioni agiranno con la stessa energia. Come i bambini che imitano i loro genitori, così chi lavora in un’azienda rispecchia i suoi capi. I leader che hanno come priorità loro stessi alimentano una cultura in cui gli impiegati lavorano per avanzare nelle loro carriere e non per la salute dell’organizzazione. Il coraggio genera coraggio.