Un terapeuta corporeo che segue la scuola di Reich trascorrerà anni lavorando sul “blocco oculare” perché gli è stato insegnato che finchè non l’apre il paziente non potrà mai assimilare mutamenti a carico dei “blocchi bassi”. Un terapeuta che segue la scuola della Rolf invece prima o poi noterà un accorciamento dei muscoli adduttori della coscia, senza naturalmente far caso all’individuo che se ne sta in piedi sotto ai suoi occhi.
La ripetizione meccanica di gesti e rituali noti sostituisce la semplicità della percezione e la sorpresa della continua scoperta di nuovi modi di lavorare.